File-Sharing: Altri siti in chiusura

Filesonic, Nomavov, Videoweed, Uploaded.to e VideoBB

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    El Papu

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    File-Sharing: Effetti Post-Megaupload

    megaupload_logo



    Dopo la chiusura di Megaupload, voluta dallo Stato Americano, molti siti di file-sharing si autocensurano temendo l’effetto domino che potrebbe scaturire dopo l’operazione Fbi. Il primo è stato Filesonic, che ha sospeso la condivisione tra utenti all’interno del suo mega-archivio su internet. Un cambiamento improvviso e radicale rispetto al passato.

    I suoi iscritti possono, infatti, accedere ai materiali che custodiscono nei loro spazi personali e scaricarli. Ma non sono più in grado di segnalarli ad altri, come avviene per esempio nei social network: si tratta di un meccanismo chiave nel suo successo.

    L’annuncio è apparso sulla prima pagina (Filesonic.it per l’Italia). È una decisione che segue la chiusura di Megaupload.com e Megavideo.com, dopo un intervento dell’Fbi per incriminazioni di violazione del copyright e di riciclaggio di denaro.

    Filesonic.com fa parte della categoria dei “cyberlocker”, come Megaupload.com, in altre parole sono archivi, dove gli iscritti possono conservare e condividere filmati, brani sonori e altri file, inclusi materiali protetti da copyright. Come una biblioteca sempre a portata di mano attraverso internet.

    Altri seguono a ruota l’esempio, anche se con regole differenti, come Uploaded.to che ha bloccato l’accesso agli utenti collegati dagli Stati Uniti. Il sito d’informazione Examiner indica tra le misure cautelative anche la cancellazione di documenti online e la chiusura dei programmi pubblicitari affiliati. Significa privarsi di una sorgente di ricavi.

    In particolare, Filesonic.com e Uploaded.to sono registrati come società fuori dai confini degli Stati Uniti: due proposte di legge in discussione al Parlamento degli Usa, Sopa (Stop Online Piracy Act) e Pipa (Protect ip Act), mirano a colpire gli spazi online esteri che non rispettano le normative sul diritto d’autore, anche se come rileva la community di Reddit la definizione di sito web straniero nel testo della norma è molto ampia.

    Una bella batosta per il download illegale, considerando che migliaia di link a contenuti piratati, sparsi per la rete e risalenti a Filesonic.com, sono stati istantaneamente messi fuori uso. D’altronde il sito, che è al 166esimo posto per mole di traffico secondo i dati di Alexa (Megaupload era al 72esimo), aveva già stretto a dicembre un accordo con Vobile, società specializzata in analisi di contenuti caricati sul cloud, per far verificare i file anche compressi caricati dagli utenti sui propri server e far rimuovere quelli illegali.

    E ora ha anche sospeso il sistema di pagamento, una vera e propria regola per questo tipo di siti, che premia gli utenti registrati con somme di denaro per ogni download dei contenuti da loro caricati, arrestando in pratica il meccanismo che spiega perché molti sono incentivati a copiare e caricare film e canzoni online, arrivando addirittura in alcuni casi a passare allo scanner intere riviste. Ad ogni download il loro borsellino virtuale si riempie un po’ di più.

    Il timore che l’inchiesta e il relativo blocco possa allargarsi a macchia d’olio potrebbe convincere altri siti a seguire l’iniziativa di Filesonic.com: questo è ora l’argomento più discusso nei forum in cui si distribuiscono link a contenuti piratati, e un segnale in tal senso è la decisione di Uploaded.to di rendere inattivo il proprio servizio di file-sharing a chi si connette dagli Stati Uniti. In maniera analoga VideoBB.com, che propone lo streaming video proprio come faceva Megavideo.com, ha deciso di bloccare per qualche ora l’accesso ai propri server per avviare una seria azione di rimozione di ogni file evidentemente illegale: gli utenti gettati nel panico perché la maggior parte dei link ora sono inattivi, sono però già pronti a migrare su piattaforme come Videoweed.com e Nomavov.com, anche se si dice online che presto anche questi potrebbero seguire l’iniziativa.

    Ma la paura non riguarda solo le società: in Francia in un anno dall’introduzione della discussa Hadopi, la legge che prevede due avvertimenti scritti per chi viene pizzicato a scaricare materiale piratato, prima del terzo che equivale alla sconnessione forzata da internet, sono stati inviati 736 mila “primi avvertimenti”, 62 mila “secondi avvertimenti” ed effettuate 165 disconnessioni. Numeri che mostrerebbero un certo effetto dissuasivo sugli utenti e sarebbero da collegare a quelli emersi da una ricerca condotta dalla Federazione internazionale dell’Industria Fonografica di cui si parla in rete, e secondo cui nello stesso periodo di tempo l’acquisto di canzoni su iTunes sarebbe aumentato del 22,5%.
     
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