Syndicate - 2012

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    El Papu

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    Syndicate - Recensione



    Syndicate_2012


    Nonostante stia bruciando le canoniche tappe di avvicinamento alla pubblicazione Syndicate è uno dei prodotti più interessanti che Electronic Arts porterà nei negozi i prossimi mesi, più precisamente il 24 febbraio. Quello sviluppato da Starbreeze è infatti il tentativo di riportare in auge la serie omonima creata da Peter Molyneaux, una delle più amate da tutti i videogiocatori di una certa data, che ci metteva nei panni del potentissimo capo di un Sindacato criminale in guerra per il dominio dell'intero pianeta. Attraverso il controllo di quattro superagenti modificati tramite innesti biotici ed armati fino ai denti dovevamo portare a termine tutta una serie di missioni volte alla conquista di nuove tecnologie o di sottomissione dei rivali.

    Eredità
    Partendo da questi pochi elementi i ragazzi svedesi stanno attrezzando uno sparatutto in prima persona piuttosto particolare, che utilizza l'universo ad alta tecnologia del gioco Bullfrog per creare un gameplay originale, nel quale l'utilizzo delle diverse abilità contribuisce fortemente al successo o meno di una determinata missione. Un titolo nel quale la campagna singolo giocatore, nella quale impersonerete un agente del sindacato in missione per trovare tecnologie sempre più performanti oltre che per espandere il controllo dell'organizzazione, sembra fungere da campo d'allenamento per le nove missioni cooperative, studiate per permettere a quattro amici di intrufolarsi all'interno delle basi dei sindacati rivali in una sorta di riproposizione del vecchio gameplay della serie. E' durante le fasi cooperative, a nostro avviso, che la produzione Starbreeze ricorda più da vicino la licenza originale, con ogni giocatore nei panni di uno dei quattro agenti ed una visuale in prima persona e non più isometrica. D'altra parte, anche in questo caso, si tratta di avanzare all'interno di livelli pieni zeppi di nemici, piegando ogni resistenza. Il prodotto, riesce nella missione di semplificare il concetto alla base del Syndicate originale, è assolutamente godibile e una buona evoluzione della serie, ma rimane pur sempre piuttosto evidente come i vecchi fan difficilmente si ritroveranno in questa nuova operazione.

    Hands on
    Coloro che invece hanno sempre apprezzato i lavori Starbreeze, come i due Riddick o il primo The Darkness, troveranno in Syndicate molti degli elementi amati: uno stile oscuro, pieno di luci al neon e perennemente ammantato dalla pioggia, armi pesanti e viscerali, e un inconfondibile movimento ciondolante. La cooperazione tra i diversi agenti risulta fondamentale per sopravvivere, tanto che è altamente indicato partecipare alle missioni con una formazione al completo. Saranno infatti le capacità sviluppate dal proprio agente a definirne le caratteristiche, o la classe (loadout) per usare un termine più affine agli amanti degli sparatutto in prima persona, più che le armi. Progredendo nel gioco sarà infatti possibile accumulare punti esperienza e chip da spendere per migliorare il proprio guerriero, aumentandone i tempi di reazione, la durata dello scatto, la resistenza o il raggio d'azione delle proprie capacità. Contemporaneamente svolgendo determinate missioni si potranno attivare nuove abilità, tra le quali scegliere le tre da portare in missione. Queste, posizionate in corrispondenza della croce direzionale ed attivabili tramite la pressione del dorsale sinistro, serviranno per curare i propri compagni, bucare le difese nemiche o decriptare i computer del sindacato rivale. Le abilità sbloccabili saranno molto differenti tra di loro e consentiranno di plasmare il soldato in base al proprio stile di gioco. Se siete votati al supporto potreste trovare molto utile la possibilità di potervi riattivare autonomamente una volta abbattuti, mentre se il vostro sogno è sempre stato quello di essere in prima linea, magari un'abilità in grado di eliminare le difese nemiche o di proteggervi meglio è quella che fa al caso vostro. Il numero e la coriaceità dei nemici spingeranno la squadra a rimanere unita e ad attivare forsennatamente il Breach (questo il nome del potere di base) curativo oltre a che a coprirsi le spalle a vicenda. In occasione di alcuni scontri particolarmente duri alla squadra sarà richiesto di cooperare per raggiungere l'obiettivo, pena una prematura sconfitta. Un esempio sono i gerarchi dei sindacati rivali, protetti da un impenetrabile scudo. Per quanto piombo gli vomiterete addosso, non sarete in grado di scalfire la loro forza vitale. In concerto coi propri compagni ci si dovrà dividere tra coloro che attireranno il bestione, magari eliminando qualcuno dei suoi gregari nel frattempo, e coloro che dovranno avvicinarsi a sufficienza per poterlo inquadrare, penetrare le sue difese informatiche e abbassare gli scudi. In quel momento tutta la squadra dovrà concentrare il fuoco sull'obiettivo, in modo da fare il maggior numero di danni, prima che il sistema di protezione torni attivo. In un'altra mappa la situazione era diversa, con un'enorme torretta automatizzata a sbarrare la strada, ma il meccanismo per avanzare molto simile, con alcuni elementi ad attirare le attenzioni nemiche ed altri ad avvicinarsi di soppiatto per disattivare le difese. L'ultima situazione sperimentata vedeva il nostro team dover proteggere un drone su ruote fondamentale per fare breccia all'interno di un edificio corazzato di un sindacato. Ovviamente l'organizzazione rivale non voleva saperne di lasciarci lavorare in pace e ci ha gettato contro diverse ondate di agenti ultra corazzati. In questo caso il combattimento più cruento è avvenuto mentre il drone si dava da fare ad aprire la porta. Tenere la posizione, con nemici che scemano da ogni parte (escono dalle fottute pareti direbbero i cinefili), senza ripari, coi compagni che cadono e si disperdono metterà a dura prova il vostro team.

    Freddo nordico
    Come dicevamo la mano di Starbreeze si sente molto, soprattutto pad alla mano. I movimenti del nostro agente sono infatti molto viscerali: la corsa, pesante e basculante si trasformerà in una scivolata se vi chinerete nel mentre, le armi hanno un rinculo molto accentuato, mentre dalla copertura si uscirà automaticamente premendo il grilletto. Un sistema che potrebbe ricordare quello messo in mostra da Killzone 3, anche se maggiormente veloce. Un altro comparto nel quale i ragazzi svedesi si sono sbizzarriti è quello delle armi: oltre a classiche bocche da fuoco ispirate più o meno velatamente ad armi realmente esistenti, troveremo marchingegni in grado di immobilizzare i nemici o altri capaci di sparare un feroce raggio elettrico. In tutto questo si muovono torrette volanti, veicoli corazzati e quant'altro; l'unica mancanza potrebbe essere la folla inconsapevole che abitava i diversi livelli del gioco originale e che era meglio evitar di coinvolgere.
    Dal punto di vista meramente tecnico il motore è molto solido ed inchiodato sui 30 frame per secondo. Lo stile minimalista di Starbreeze non colpisce per ricchezza di dettagli, texture in alta definizione, ma senza dubbio ha la sua personalità.

    Commento Finale
    Syndicate è un prodotto che si appresta ad arrivare nei negozi carico di ottime aspettative. Il titolo Starbreeze è uno sparatutto solido, divertente da giocare e con personalità che sfrutta una licenza famosa come base per creare qualcosa di maggiormente personale. La stessa licenza potrebbe rappresentare uno dei maggiori ostacoli per la "comprensione" del progetto, dato che allo stato attuale pochi sono i punti di contatto con il titolo Bullfrog. Nonostante questo la struttura cooperativa del gioco è solida, la crescita del proprio personaggio approfondita e le opzioni molteplici. Adesso occorre solo aspettare fine febbraio per avere un quadro completo.
     
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